Santa Maria la Carità. Il sindaco uscente Giosuè D’Amora si conferma per la terza volta primo cittadino. Circa il 55,98% ha infatti decretato la sua proclamazione alla guida del Palazzo di Città in occasione delle recenti elezioni amministrative. Una continuità amministrativa che ha superato di gran lunga le proposte e le idee dei competitor.

 

 

 

Sindaco come si fa a vincere le elezioni per tre volte?

Credo che la risposta sia nel lavorare bene per la città. Se un Sindaco si dedica alla sua città, tutelando gli interessi di quest’ultima, i cittadini lo riconoscono e al momento opportuno lo premiano.

Le imprese del territorio rappresentano l’ossatura dell’economia. Cosa possono fare le istituzioni e cosa è stato fatto per sostenerle?

In tre mandati abbiamo fatto tanto. Cito immediatamente la creazione e l’attivazione della zona PIP, l’area produttiva nata proprio per creare sviluppo e per consentire alle imprese di fare business mettendo a bando 12 lotti individuati nell’area di  centotrentaduemila metri quadrati, disegnata dall’ufficio tecnico del Comune di Santa Maria la Carità. Dal più grande di tremila metri quadrati ai più piccoli di mille metri. Uno spazio utile alle aziende del territorio, ma anche a investitori di altre città. Ottima la partecipazione degli imprenditori, dei professionisti e dei tanti addetti ai lavori. A questa operazione si aggiunge il SUAP, la riorganizzazione dell’ufficio edilizia per velocizzare le pratiche e il controllo a tappeto del territorio a tutela degli imprenditori.

A proposito di sicurezza, quali sono le attività messe in campo per garantire la sicurezza delle imprese?

Un dialogo costante tra istituzioni e forze dell’ordine per tutelare non solo le attività produttive ma tutti i 10 mila abitanti di S.Maria la Carità. Non avendo sul territorio una Caserma dei Carabinieri –   cosa che denuncio a voce alta – cerchiamo di creare una rete molto fitta di controlli, anche grazie all’ausilio della Polizia municipale, per allontanare ogni forma di criminalità.

Su quali settori crede sia necessario puntare per dare linfa all’economia?

Credo che questo territorio abbia delle grandi potenzialità, soprattutto legate al turismo e a tutte quelle attività artigianali provenienti dalle nostre tradizioni. La vicinanza con Pompei e quindi la possibilità di intercettare i turisti potenziando le nostre attività terziarie e di ristorazione è sicuramente un valore aggiunto, ma anche i nostri eventi, come il ‘Palio del ciuccio’ sono un momento di grande attrazione.

Cosa pensa della Zes unica del Mezzogiorno?

E’ un progetto positivo che sta coinvolgendo tanti nostri imprenditori. Auspichiamo però maggiore chiarezza, soprattutto in virtù delle agevolazioni, le cui scadenze speriamo possano essere prorogate. E’ una grande opportunità ma deve esserlo per tutti, senza una rincorsa affannosa alle notizie.

 

 

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