Il Decreto Ristori – Dl del 28 ottobre 2020 n. 137, contenente misure urgenti in materia di tutela della salute, sostegno ai lavoratori e alle imprese, giustizia e sicurezza, connesse all’emergenza epidemiologica da Covid-19 in particolare, misure di sostegno economico per le attività che hanno subito uno stop a causa delle misure anti-Covid previste dal Dpcm del 24 ottobre 2020, è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 269 del 28.10.2020 ed entra in vigore da oggi 29 ottobre (il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale).
Il testo interviene con uno stanziamento di 5,4 miliardi di euro in termini di indebitamento netto e 6,2 miliardi in termini di saldo da finanziare, destinati al ristoro delle attività economiche interessate, direttamente o indirettamente, dalle restrizioni disposte a tutela della salute, nonché al sostegno dei lavoratori in esse impiegati.
Vediamo in sintesi alcune delle misure previste
DECRETO RISTORI AIUTI PER LAVORATORI E IMPRESE
1. MISURE PER I LAVORATORI DELLO SPETTACOLO E DEL TURISMO
- Nuovo bonus 1.000 euro – l’indennità è concessa ai lavoratori autonomi e intermittenti dello spettacolo.
- Nuove agevolazioni per il settore del turismo – previste la proroga della Cassa integrazione e indennità speciali.
2. PROROGA E INCREMENTO INDENNITA’ LAVORATORI SPORTIVI
- Nuova indennità da 800 euro – l’agevolazione è concessa ai lavoratori del settore sportivo che hanno già beneficiato dei bonus lavoratori sportivi previsti dal decreto Cura Italia e dal decreto Rilancio. L’importo è innalzato da 600 a 800 euro.
3. PROROGA REDDITO DI EMERGENZA
- Ulteriori 2 mensilità di Rem – sono concesse a chi ne ha già diritto e a chi nel mese di settembre ha avuto un valore del reddito familiare inferiore all’importo del Reddito di emergenza.
4. PROROGA DEI TRATTAMENTI DI INTEGRAZIONE SALARIALE
- Proroga di 6 settimane per CIGO, CIGD e AO – l’ulteriore periodo di Cassa integrazione e Assegno ordinario per Covid può essere fruito imprese che hanno esaurito le precedenti settimane di Cassa integrazione e da parte di quelle soggette a chiusura o limitazione delle attività economiche tra il 16 novembre 2019 e il 31 gennaio 2021.
- Cassa integrazione gratuita per riduzione del fatturato di almeno il 20% – le aziende che hanno avviato l’attività dopo il 1° gennaio 2019 e che sono interessate dalle restrizioni del nuovo DPCM non devono versare alcuna aliquota se hanno subito un calo del fatturato pari o superiore al 20 per cento.
- Aliquota contributiva differenziata – il contributo addizionale a carico delle imprese con calo del fatturato inferiore al 20% varia in base alla effettiva riduzione dello stesso.
5. DECONTRIBUZIONE PER I DATORI DI LAVORO (con esclusione del settore agricolo)
- Esonero al 50% dei contributi previdenziali – per i datori di lavoro che hanno subito una riduzione del fatturato inferiore al 20% a causa dell’emergenza coronavirus.
- Totale esonero (100%) dei contributi previdenziali – per le aziende che hanno subito una riduzione del fatturato pari o superiore al 20%.
- Periodo di esonero fino a 4 mesi – la decontribuzione viene concessa per massimo un quadrimestre e va fruita entro il 31 maggio 2021.
6. CONTRIBUTI A FONDO PERDUTO PER LE AZIENDE
- Nuovi contributi a fondo perduto alle imprese dei settori colpiti dalle restrizioni introdotte dal nuovo DPCM del 24 ottobre 2020 per fermare la diffusione dell’epidemia da virus SARS-CoV-2 – il beneficio è concesso anche alle aziende con fatturato maggiore di 5 milioni di euro, con importo pari al 10 per cento del calo del fatturato, variabile dal 100 per cento al 400 per cento di quanto previsto in precedenza, in funzione del settore di attività dell’esercizio. L’agevolazione è erogata in automatico sul conto corrente, entro il 15 novembre, per chi ha già fatto domanda per i precedenti aiuti introdotti dal decreto Rilancio, mentre chi non ha usufruito dei precedenti contributi deve fare domanda.
- Contributo a fondo perduto per le imprese agricole, della pesca e dell’acquacoltura – è istituito un fondo da 100 milioni di euro per sostenere le aziende interessate dalle restrizioni del nuovo DPCM, che abbiano avviato l’attività dopo il 1° gennaio 2019 o che abbiano subito un calo del fatturato a novembre 2020 superiore al 25% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
7. NUOVI FONDI DI SOSTEGNO PER I SETTORI PIU’ COLPITI
- Agenzie di viaggio e tour operator – fondo da 400 milioni di euro.
- Editoria, fiere e congressi – fondo da 100 milioni di euro.
- Settore alberghiero e termale – fondo da 100 milioni di euro.
- Export e fiere internazionali – fondo da 400 milioni di euro.
8. CREDITO D’IMPOSTA SUGLI AFFITTI
- Credito d’imposta sugli affitti per i mesi di ottobre, novembre e dicembre – la misura è estesa alle imprese con ricavi superiori ai 5 milioni di euro che abbiano subito un calo del fatturato del 50%.
- Il credito d’imposta è cedibile – le aziende possono cederlo al proprietario dell’immobile locato.
9. CANCELLAZIONE IMU SECONDA RATA
- E’ cancellata la seconda rata dell’IMU 2020 – l’agevolazione è rivolta alle attività interessate dalle restrizioni del nuovo DPCM e riguarda immobili e pertinenze in cui si svolgono.
10. SOSTEGNO ALLO SPORT DILETTANTISTICO
- Fondo per le associazioni e società sportive dilettantistiche – 50 milioni di euro per l’adozione di misure di sostegno e ripresa delle associazioni e società sportive dilettantistiche che hanno cessato o ridotto la propria attività.
Per maggiori informazioni mettiamo a vostra disposizione il testo ufficiale del Decreto Ristori pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 269 del 28 ottobre 2020.