Perchè partecipare? A spiegarlo è Ciro Daniele amministratore dell’impresa edile Arca s.r.l.
“Perché rappresenta l’evento principale per l’incontro e il dialogo tra industrie, stakeholder e autorità locali, dove confluiscono i principali elementi chiave che aiutano a comprendere, condividere ed attuare le strategie di sviluppo della politica ambientale del nostro paese in aderenza alle direttive Europee”.
Arca Srl è un’azienda edile nata all’inizio del 2005, caratterizzata da una forte esperienza di lunga data, unita a una visione giovane e innovativa. Come si pone nei confronti della ‘sostenibilità’?
“Oggi, nel panorama mondiale, è un elemento imprescindibile a cui tendere per ripristinare e mantenere un’adeguata integrità dell’ecosistema, migliorando oltretutto l’efficienza economica della nostra società. Pilastro fondamentale del mio concetto di sostenibilità, è applicare modelli di sviluppo e di gestione in grado di soddisfare i bisogni del presente senza compromettere la capacità delle future generazioni di realizzare i propri”.
Quanto conta nel suo settore?
“Nell’edilizia, come nel restauro e fino al settore degli impianti industriali più spinto, conta tanto non solo perché ci sono normative da rispettare così come le direttive di riferimento per l’esecuzione delle attività in cantiere, ma principalmente perché rappresenta un punto di partenza nell’insieme delle pratiche sostenibili da adottare nelle fasi di progettazione, analisi migliorative ed efficientamento energetico, utilizzando materiali, fonti di energia e soluzioni applicative, attraverso cui si riduce l’impatto ambientale complessivo dell’opera”.
Quest’anno Ecomondo punta i riflettori su svariati temi: dalla valorizzazione dei rifiuti in risorse alla rigenerazione dei suoli e degli ecosistemi agro-forestali e alimentari, dall’energia ottenuta dalle biomasse all’uso dei rifiuti come materie prime seconde. E ancora: l’intero ciclo idrico integrato e il monitoraggio ambientale, la tutela dei mari e degli ambienti acquei nella loro funzione essenziale per il sostentamento alimentare e le attività economiche dell’uomo. In che modo la sua azienda si allinea a questi temi e risponde alle nuove disposizioni della green economy?
“Sono temi di grande importanza e attualità. Noi rispondiamo attraverso il rispetto dei CAM (Criteri minimi ambientali) in tutte le nostre attività, operative e non, con la selezione ed utilizzo di materiali sostenibili, la riduzione degli sprechi nella gestione delle esigenze aziendali (acqua, energia, materiali di consumo), riduzione degli sfridi e recupero con riutilizzo delle materie provenienti da scarti di lavorazione e rimozioni e infine attraverso la riduzione dell’impatto ambientale dei mezzi il trasporto del personale, ottimizzando gli spostamenti delle squadre operative. Tutto questo supportato da un investimento nelle attività di ricerca e sviluppo per le Tecnologie innovative e sostenibili (partecipazioni attive nelle start-up e progetti di ricerca)”.
Oggi si parla tanto di tecnologie innovative e sostenibili per la mitigazione dei rischi naturali: frane, terremoti e alluvioni…
“Rispetto a questo tema avverto la necessità che possano essere ulteriormente implementate la ricerca e lo sviluppo di metodologie e tecnologie per la sicurezza dei sistemi urbani con l’obiettivo di gestire e mitigare i rischi sia antropici che naturali. Un approccio multidisciplinare indirizzerebbe al meglio le strategie adottabili, con strumenti integrati di supporto alle decisioni. Imprescindibile a mio avviso lo sviluppo dei rilievi con scansione laser e dei sistemi prototipali di raccolta informazioni che potrebbero contribuire ad un aggiornamento continuo ed una valutazione del livello di rischio specifico”.
Pnrr, può questo strumento essere un volano per l’economia della nostra Regione?
“Assolutamente si, e abbiamo già registrato un impulso positivo in tal senso della nostra Regione. In particolare, per esperienza vissuta in maniera diretta, nel secondo semestre del 2023 con l’espletamento di procedure d’appalto per l’esecuzione degli interventi previsti sulla Missione 6 del PNRR, Regione e molti enti locali stanno contribuendo affinchè le aziende come la nostra, risultate aggiudicatarie di alcuni interventi, possano contribuire lavorando sul territorio campano, allo sviluppo economico, territoriale e sociale: forniture, assunzioni di personale, etc…”.