Ieri si è riunito il Consiglio dei ministri per approvare il nuovo decreto legge che estende l’obbligo del Green Pass a tutti i lavoratori del settore pubblico e privato. I nuovi obblighi entreranno in vigore dal 15 ottobre.
I datori di lavoro pubblici e privati sono tenuti a verificare il rispetto degli obblighi di green pass per l’ingresso al lavoro nella Pa. Il controllo viene effettuato anche sui soggetti che svolgono formazione o volontariato. Entro il 15 ottobre i datori di lavoro definiranno le modalità operative per l’organizzazione delle verifiche, anche a campione, e individueranno i soggetti incaricati dei controlli al momento dell’accesso al lavoro e delle contestazioni delle violazioni.
Sono previste sanzioni pecuniarie tra i 600 e 1.500 euro per i lavoratori sorpresi all’interno del luogo di lavoro senza green pass. Queste sanzioni sono irrogate dai prefetti. Il datore di lavoro rischia una sanzione da 400 a mille euro. I controlli sono a carico dei datori di lavoro.
Non si può essere ammessi nei locali di lavoro senza certificato verde e si verrà considerati assenti ingiustificati. Dal primo giorno di assenza ingiustificata scatta la sospensione del rapporto di lavoro. Nei casi di assenza ingiustificata o sospensione non sono dovuti retribuzioni, altri compensi o emolumenti. La riammissione in servizio è legata al possesso di green pass valido.
Nel privato i lavoratori sono sospesi dal primo giorno nel quale risultino privi del green pass o se non ne siano in possesso al momento dell’accesso al luogo di lavoro. Per le imprese con meno di 15 dipendenti la sospensione dall’attività lavorativa scatta dal quinto giorno di mancata presentazione della certificazione verde e la durata può corrispondere a quella del contratto di lavoro stipulato per la sostituzione. E comunque per un periodo non superiore a 10 giorni e non oltre il termine del 31 dicembre 2021.
Nel decreto si prevede inoltre che i tamponi per avere il Green Pass siano a carico dei lavoratori che non vogliono vaccinarsi, e non della collettività, ma sono previsti prezzi ridotti. A tal proposito viene introdotto l’obbligo per le farmacie di adeguarsi alle convenzioni già previste dal precedente decreto. Sarà però previsto un fondo per la gratuità dei tamponi per i soggetti fragili.
A livello europeo, l’Italia è il Paese ad avere esteso maggiormente l’obbligo del Green Pass. Alcuni Stati membri, con leggere differenze, chiedono obbligatoriamente il Green Pass per alcune categorie di persone e per accedere a determinati luoghi. Si tratta di Belgio, Repubblica Ceca, Cipro, Estonia, Francia, Grecia, Irlanda, Lussemburgo, Portogallo, Slovenia, Austria, Germania e Danimarca, i cui obblighi però sono in scadenza.

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